La prima volta

La prima volta
Avevo 5 anni.
Era di pomeriggio.
La mia era una semplice famiglia di 5 persone. Mio padre, insegnante elementare; mia madre, casalinga; il frattellone, di 18 anni più grande di me figlio solo di mio padre, che andava all’università; mia sorella di 18 mesi più grande di me e una sorrellina di pochi mesi. Una famiglia piccolo borghese, si sarebbe detto allora.
Mio padre da giovane aveva avuto una famiglia ricca poi decaduta. Per questo a casa avevamo un pianoforte: era l’ultima cosa che aveva dovuto vendere prima di passare “dalle stelle alle stalle” come diceva sempre.
Quel giorno ci venne a trovare, all’epoca si diceva a far visita, mio zio materno, zio Fernando.
Propose al mio fratellone di uscire, di andare al cinema.
Non capivo di cosa parlassero.
Allora non c’era internet o lo smartphone e mi rivolsi all’unica fonte di informazioni che avevo: mia madre.
“Mamma ma che cos’è il cinema?”.
Mia madre mi spiegò che era una luogo, buio con delle sedie e su una parete un lenzuolo dove proiettavano i film.
Io non riuscivo a capire. Sapevo cos’erano i film perché ogni lunedì sul primo canale del televisore da 21 pollici davano un film e io non me ne perdevo uno, ma che si potessero proiettare su un lenzuolo mi pareva strano.
Mia madre provò a spiegare meglio ma io non capivo.
Allora si alzò, andò da suo fratello e disse: “Portatevi anche a lui. Vuole vedere com’è un film al cinema.”
Fu quella la prima volta che andai al cinema.
Ero a Portici, vicino Napoli.
Il cinema era il Cinema Teatro Roma, esiste ancora.
Davano un film western, non ricordo il titolo.
Ricordo che entrammo che il film era già inziato, era a colori e che i paesaggi era magnifici. Ma soprattutto mi giravo a guardare dalla parte opposta dello schermo dove da una finestrella uscivano dei raggi di luce che poi si trasformavano in cinema.
Un’altra cosa strana mi restò impressa: il film ritornava al punto dove eravamo entrati e ricominciava.
Fu allora che mio zio disse: “Ora possiamo andare.”
Non capii perché ma tutto era una magia.
E quando funziona non vuoi sapere perché.

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>