I due prendono una tisana, si sono chiariti ma c’è una forte empatia tra loro e finiscono per fare esasperatamente all’amore in cucina. All’acquietarsi dei sensi, Michelangelo chiede di Luca e la ragazza gli racconta di quanto fosse speciale e delle sue crisi di asfissia.
Michelangelo è sul bagnasciuga a calmare la sua crisi di asfissia. Davanti a lui c’è una donna che sembra essere quella incontrata nel locale. Prova a raggiungerla ma la donna si dilegua. Mentre corre, la sagoma di Michelangelo si sovrappone e poi si sostituisce a quella di Luca.
Michelangelo dà a Carmine, il boss, il bucato stirato insieme alle consegna settimanali di Corrado e Floriana. Carmine gli offre una birra ghiacciata. So che hai preso le chiavi. Ho visto le registrazioni della videosorveglianza. Corrado ha dovuto consegnarle agli inquirenti. Presto ti prenderanno. Tu in Tribunale puoi accedere al fascicolo. Devi portarmi il libro mastro che hanno sequestrato. A casa non c’è. In cambio io ti proteggo. Michelangelo vuole sapere di Luca. Carmine racconta del ragazzo speciale. Era un ragazzo solo. Aveva crisi violente di asfissia, ogni volta sembrava che morisse. Poi si è innamorato di Cinzia, la mia migliore escort. È venuto a chiedermi di liberarla. Io sapevo che non era la donna giusta per lui ma stava meglio e gliel’ho permesso.
In Tribunale nulla è più come prima. Michelangelo cerca al computer il fascicolo sull’uccisione di Luca. Lo trova. Sottrae il libro mastro, scopre che Carmine dava soldi alla Comune Blu Indaco. Scopre pure da un certificato di nascita, che i genitori di Luca sono adottivi.
A casa la sera si ripresenta Cinzia e gli confessa che Luca aveva litigato con i genitori e non si parlavano più. Aveva deciso di andare via. Per sempre.