questa volta non è un mio script ma quello di mia figlia Maria Sole.
Oggi fa 13 anni. Buoni anni Maria Sole.
Ah … non è merito mio il suo scrivere … ha fatto tutto da sola
racconto pubblicato su CHIAIA MAGAZINE – LUGLIO/AGOSTO 2017 (27)
Lettera di un gatto molto esigente di Maria Sole Fiume
Riceviamo e pubblichiamo la lettera della dodicenne Maria Sole Fiume che immagina di ricevere le “lamentele” del suo gatto Jordan. Un contributo fantasioso che merita un posto sul nostro giornale.
«Roma, 2 febbraio 2017
Cara Maria Sole, non immaginerai mai chi ti sta scrivendo.
Sono proprio io, il tuo meraviglioso, affascinante ed intelligentissimo gatto Jordan.
Come stai? Tutto bene? Spero di sì.
Bene, lasciando perdere i convenevoli: dove sei finita?
Ho fame!
E in più avrei qualcosa da dire a proposito del tuo trattamento verso di me.
Cominciamo dal cibo. Sì, ho detto cominciamo! Il tuo bellissimo Blu di Russia non viene nutrito abbastanza. All’inizio mi servivi con piatti gustosi come bacon, salsicce e, quando andava bene, anche delizioso salmone. Ed ora siamo arrivati a croccantini vegetariani e acqua appena tiepida. È inutile che, quando mi metti in terra la ciotola, mi dici: «Gnamgnam!», perché non è affatto «Gnam-gnam!»
Ora passiamo al discorso “Coccole&Pisolo”: capisco che tu sia una giovane ragazza e apprezzo che tu mi faccia dormire insieme a te (anche se in realtà sei tu la privilegiata), ma rischi sempre di schiacciare la mia seducente coda batuffolosa. E questo è niente: noi gatti necessitiamo di dormire almeno sedici ore al giorno. Secondo te, io come posso dormire con te che mi fissi e mi scatti foto? So che dovrei essere abituato ai paparazzi, ma fammi dormire!
Ora le coccole: a questo gattino coccoloso occorrono le coccole. Non mi puoi ipnotizzare con quell’appetitoso topolino, che corre all’impazzata in quella scatoletta luminosa! E se c’è poi una cosa che mi urta tantissimo è quando vengono le tue amiche, cui tu mi mostri, facendo presente quanto io sia: coccoloso, affettuoso e … ? E non dici bello? Beh, facendo ciò, otterrai solo graffi da me, smentendo le tue parole.
Ci sarebbero tante altre cose di cui potrei lamentarmi, ma mi sta cominciando a far male la zampa.
Ti volevo informare che, al tuo ritorno, io non ci sarò più.
Vado dalla Regina Elisabetta, lei è una persona che mi merita e che mi darà tonno, salmone e magari anche bisteccheda mangiare.
Sì, lo so, me lo sono legato alla coda e ora addio.
Jordan
Ps: guarda che bella la mia zampa! Con me ho portato il tiragraffi, una pantofola, la mia cuccia, tutta la carne e tutto il tuo pesce».
