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Drogheria

(Drugstore)

 sceneggiatura di

Maurizio Fiume

 

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IN SOVRAIMPRESSIONE

Napoli 2001

 

SCENA 1

BIANCO E NERO

PORTO DI NAPOLI. ESTERNO. NOTTE.

 

La Mdp PANORAMICA lungo una banchina deserta, si inoltra verso il mare al largo fino a incontrare una barca a remi che avanza silenziosamente. La Mdp continua la sua PANORAMICA sul mare disegnando una traiettoria circolare che la riporta lungo la banchina, dove ora la barca a remi sta giungendo.

Due grossi sacchi di iuta vengono mollati sulla banchina.

Due uomini uno smilzo e l'altro tozzo e forzuto li trascinano: i sacchi vengono scaricati dalla barca a remi. Terminata l'operazione di scarico dei sacchi dalla barca, uno dei due uomini si allontana mentre l'altro aiuta a mollare gli ormeggi e consentire la barca di riprendere il largo.

L'uomo che si era allontanato ritorna con un triciclo Piaggio. Caricano i sacchi silenziosamente. Lo smilzo nel mollare l'ultimo sacco, stanco, cade in avanti e finisce col naso sul sacco: da un angolo esce della polvere nera. Tira su col naso e inebriato dall'odore scatta, con gli occhi sgranati in piedi, monta sul triciclo, mette in moto e scivola via inghiottito da un ponte, inseguito dall'uomo forzuto.

La Mdp segue l'auto dapprima da dietro, poi lateralmente, poi la supera e si ritrova ...


 

SCENA 2

BIANCO E NERO

PIAZZA PLEBISCITO. ESTERNO. GIORNO.

 

... sotto il sole accecante di mezzogiorno di Piazza Plebiscito. Un cesto della spesa poggia pesantemente sulla spalla di un garzone di salumeria. La sua fronte gronda sudore. Il suo camice bianco a mala pena nasconde il sudore che emana. Il ragazzo sposta il cesto da una spalla all'altra cercando di proteggersi dai raggi solari.

Totale dall'alto della piazza quasi deserta dove il giovane garzone avanza lentamente.

Il giovane si ferma, poggia il cesto per terra,  si siede sotto un lampione e si asciuga la fronte, guarda davanti a se' il lungo tratto che ancora lo aspetta per giungere all'altra parte della piazza. Scuote la testa, si alza, riprende il cammino.

La Mdp lo segue prima di spalle, poi di lato, lo supera fino a ritrovarsi ...


 

SCENA 3

BIANCO E NERO

VIA TOLEDO. ESTERNO. POMERIGGIO.

 

... lungo via Toledo dove la gente, tutta vestita con la stessa casacca bianca, ordinatamente, lentamente, senza entusiasmo e vitalità  cammina, fa spese, si saluta, attraversa sulle strisce, aspetta il verde del semaforo.

Davanti a PINTAURO un vecchio signore li osserva e scuote la testa in senso di incomprensione. Si gira verso il negozio, tira fuori dal pantalone un sacchetto di iuta, lo apre, affonda il naso, tira su in un sol fiato, sgrana gli occhi e scatta in piedi.

C.V. dal vecchio signore, la Mdp, un po' barcollante, segue la gente prima di spalle, poi di lato, poi li supera e si ritrova ...


 

SCENA 4

BIANCO E NERO

PIAZZA MUNICIPIO. ESTERNO. POMERIGGIO.

 

... nel traffico di Piazza Municipio che è di un ordine disarmante. I vigili sono su apposite pedane e guidano senza esitazione il traffico.

La Mdp segue una fila di auto che dal Maschio Angioino passa davanti al Mercadante, si dirige verso Palazzo San Giacomo, intercetta file ordinate di cittadini che camminano davanti il Palazzo del Municipio, fino a entrare nel balcone di una stanza del Palazzo e ritrovarsi ...


 

SCENA 5

BIANCO E NERO

STUDIO DEL SINDACO. ESTERNO/INTERNO. GIORNO.

 

... alle spalle di due persone che osservano dalla finestra tutto ciò che abbiamo visto nella piazza.

 

SINDACO

Hai visto? Avevo ragione. Tutto funziona a meraviglia.

SEGRETARIO

Già. Hai avuto proprio una intuizione geniale. Era così semplice.

SINDACO

Sono sempre le cose più semplici le più difficili da pensare e, soprattutto, da attuare.

SEGRETARIO

Già. La fatica che abbiamo dovuto fare per convincere gli assessori?

SINDACO

Infatti. Questa idea ce l'avevo in mente da anni. Ma sapevo che le resistenze che avrebbe incontrato sarebbero state enormi. Del resto, a parte gli ambientalisti e quel vegetariano, come si chiama?

SEGRETARIO

Dici Carnecotta?

SINDACO

Sì, proprio lui, Carnecotta, erano tutti drogati da quella sostanza. Nessuno ne riusciva a fare a meno. Ma ti ricordi le riunioni di Giunta? Non pensavano ad altro. E quando mi decisi di proibirne l'uso durante le sedute? Ogni tanto qualcuno si assentava e ...

SEGRETARIO

... li scoprii io, si erano organizzati nei bagni ...

SINDACO

... Già. Che schifo! E' stata dura. Ma ora, vedi che risultati. E' bastato un po' di proibizionismo che siamo, che sono diventati un popolo modello.

 

C.V. dal Sindaco la Piazza che vive ordinatamente. La Mdp segue il flusso delle auto,  entra nella grotta di Via Acton e si ritrova ...


 

SCENA 6

BIANCO E NERO

PIAZZA DEI MARTIRI E VICOLO S. MARIA A CAPPELLA VECCHIA. ESTERNO. NOTTE.

 

... a Piazza dei Martiri e nelle strade vicine che sono completamente deserte. Non circola neppure un' auto. L'orologio della piazza segna le ore 9 della sera.

Da un auto scendono i due uomini del porto, lo smilzo e il forzuto.

Tirano a terra i sacchi di iuta. Silenziosamente. Si guardano intorno con circospezione. Le strade sono deserte.

Su un carrello con ruote di gomma portano via i sacchi. Si avviano lungo il vicolo in salita. Salgono delle scale. Scendono delle scale. Aprono un cancelletto che delimita una scala esterna. Entrano in un retrobottega di un palazzo vecchio nascosto da una folta vegetazione.


 

SCENA 7

BIANCO E NERO

PIAZZA DEI MARTIRI/ VICOLO CAPPELLA VECCHIA. ESTERNO. NOTTE.

 

Dall'alto, di spalle vediamo camminare lentamente (con un'inquadratura simile a quella dell'alto di Piazza Plebiscito) un ragazzo. La Mdp lo raggiunge alle sue spalle, lo affianca, lo supera: riconosciamo lo stesso garzone di salumeria, del mattino. E' ben vestito, capelli pettinati, sembra quasi un'altra persona se non fosse per quella aria stanca disegnata sul volto.

Lo seguiamo e scopriamo che compie lo stesso tragitto dei due uomini del porto. Solo dopo aver superato il cancelletto raggiunge lo stesso palazzo ma dall'entrata principale. Superato un albero che nascondeva lo spiazzo antistante il palazzo, il ragazzo (e la Mdp con lui) scopre un mondo a parte: coppie di ragazzi, adulti e anziani che si divertono, gridano, giocano, si baciano.

Il garzone sembra già rallegrato da quella atmosfera. Si precipita verso l'ingresso. Apre una porta ...


 

SCENA 8

A COLORI

LOCALE. INTERNO. NOTTE.

 

... la supera, accede ad un locale, una sorta di bisca, di bar clandestino, fumoso, popolato da una umanità varia e variopinta. Il ragazzo punta decisamente verso il bancone del bar, cerca uno sgabello, si siede, e senza neppure ordinare gli viene servito un boccale di ceramica. Mette sul tavolo 100 dollari e si appropria del boccale, lo porta alla bocca e beve tutto di un fiato.

La bevanda ha un immediato effetto: il volto del ragazzo cambia espressione, le gambe cominciano a muoversi ritmicamente, il ragazzo si alza, tira a se' una ragazza seduta intorno al bancone, comincia a ballare con vitalità ed estro. Il suo volto ha assunto quella espressione gaia e spensierata che tutti i frequentatori del locale hanno.

A un tavolino notiamo seduti i due uomini del porto che sorseggiano da altri boccali di ceramica.

In un angolo un gruppo di persone sta scommettendo su un vecchietto (quello che abbiamo visto davanti a Pintauro) che giura di essere in grado d bere tutto di un fiato la bevanda contenuta in un boccale da 1 litro. Il vecchietto comincia a bere senza esitazione.

Musiche diverse si confondono e nel locale ogni gruppo di persone si dedica a ciò che più gli piace. All'estremità del bancone notiamo di spalle una fisionomia conosciuta. La Mdp si avvicina, lo affianca, lo inquadra: è il Segretario del sindaco che beve senza indugio, ogni tanto si volta, sperando di non essere riconosciuto.

 

Improvvisamente la musica cessa, le danze, i giochi, l'ammuina si blocca, la gente resta immobile ai suoi posti.

 

Al centro del locale è entrato il Sindaco seguito da moglie e figli. I baristi si guardano tremanti. Il Sindaco deciso raggiunge il bancone, si siede sullo sgabello, si gira, guarda intorno nel locale: vede molte persone a lui note che saluta con un cenno della testa, fino a scorgere all'estremità opposta del bancone il suo Segretario. Fa un eloquente gesto verso di lui come a dire "azz' perfino il mio segretario". Si rigira verso il bancone. Guarda davanti a se' la vetrina del bar, i baristi, alza la mano e fa cenno col dito sul bancone come a dire "una tazza qui". Il barista più anziano si precipita e pone davanti al Sindaco un boccale.

La Mdp si avvicina al boccale, scorge nella tazza una sostanza nera, la tazza viene impugnata dal Sindaco, viene alzata lentamente, viene portata alla bocca e il fondo del boccale rapidamente è parallelo al piano di ripresa. Il boccale viene posato, il Sindaco degludisce per continuare ad assaporare il gusto della sostanza e infine dice:

SINDACO

Da quando abbiamo messo 'sto proibizionismo, 'o cafe' è ancora più 'bbuono.

 

Parte la canzone di Pino Daniele 'Na tazzulelle 'e cafe'. E sulle note della canzone, tutti nel locale ballano.

 

The end